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Immagine del redattoreStefano Gavotti

Dopo tanto girovagare, dopo tante sciate e passeggiate nelle Dolomiti dal 2004 abbiamo scoperto il litorale laziale a nord di Roma. Sassoso e pescoso il mare di Santa Marinella ci ha visto veleggiare sospinti da brezze costanti.  E dal sole, dal mare e dal vento è maturata la voglia di sviluppare un mio rapporto privilegiato con la natura. Nel 2008 ho trovato un campetto, una specie di isola formatasi tra i rami del fosso Sciatalone in seguito all’alluvione del 1981. E’ un pezzetto di maremma laziale, un campetto semiabbandonato che mi provo a valorizzare col ricordare i legami profondi tra sole mare terra vento acqua aria fuoco luce piante animali: Mitacuye Oyasin Tutto E’ Connesso.

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Immagine del redattoreStefano Gavotti

Nel 1978  ho messo per la prima volta piede in Africa prima in Ciad e Mauritania come Volontario delle Nazioni Unite poi in Kenia e Burundi come agronomo della FAO. Da allora ho lavorato in 65 paesi in tutti i continenti e ho incontrato migliaia di contadini che coltivano la madre terra con costanza e passione a volte addirittura aggrappati assicurati con corde quando le pendenze sono proibitive.  Ho parlato della situazione dei piccoli produttori di cibo con ministri e presidenti e scritto fiumi di parole per perorare investimenti e politiche a favore delle zone rurali più povere. Mi sono preso grandi soddisfazioni al conoscere le esperienze agricole nei luoghi più diversi e il rapporto sempre intrigante tra uomo e natura in tante regioni della terra.  Ma ho anche vissuto svariate frustrazioni allo scontrarmi con burocrazie e politiche che sembrano fatte apposta per ostacolare lo sviluppo dell’agricoltura dei poveri del mondo.

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Immagine del redattoreStefano Gavotti

Sono nato a Genova e penso di avere un bel po’ di mare nel sangue. Il mio primo incontro con l’oceano è avvenuto nel 1971 all’età di 17 anni quando mi sono imbarcato col grado di “Piccolo di camera” sulla Federico Costa con destino La Guaira,Venezuela. Durante cinque estati ho girato il mondo lavorando su grandi navi passeggeri; ho fatto discreta carriera passando da sguattero a apprendista sommelier, factotum e aiuto commissario. Allora ho conosciuto dai Caraibi alla Polinesia, da Leningrado a Cape Town, dalle Azzorre alla Nuova Zelanda. Ho imparato a conoscere le bellezze del mondo a tutte le latitudini e tra tutte le genti. Ho smesso di navigare quando ho terminato gli studi di agraria e non ho più potuto rimandare il servizio militare. Seppur destinato a una piacevole posizione di nocchiero di porto/autista (delle mogli e figlie degli ammiragli) ho preferito rimpiazzare il servizio obbligatorio nella marina militare con un servizio di volontariato civile.

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